Questa settimana il parlamento svizzero ha votato a maggioranza per entrare a far parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, facendo la storia di 200 anni di neutralità svizzera. Attualmente sono in corso di firma contratti con l'OMS, che conferisce all'OMS autorità decisionale sugli Stati membri in caso di ogni crisi, e insieme alle massicce violazioni costituzionali degli ultimi 2 anni, si può ora affermare con sicurezza che la Svizzera che conoscevamo non esiste più.
Certo, la Svizzera è sempre stata una sorta di isola nella follia geopolitica, dove le cose in qualche modo avevano ancora il loro ordine. Negli ultimi anni, con la pressione internazionale sempre meno e ora con i passaggi degli ultimi 2 anni, si può dire senza esagerare che ora dobbiamo dire addio a questo quadro. Questo è un ottimo esempio di come usare le crisi per imporre cambiamenti su larga scala che in circostanze normali non sarebbero mai stati accettati. So che ci sono molti che ora si rallegrano per la crisi ucraina, ma la gioia cesserà quando le conseguenze della resa volontaria dell'indipendenza e della libertà diventeranno evidenti per tutti e allora forse si comincerà a guardare obiettivamente a ciò che è veramente. Quel che è certo è che questo passo ha reso la Svizzera meno sicura e chissà, forse presto vedremo schierati da qualche parte soldati svizzeri. Potrebbe essere un'idea allettante per alcuni in questo momento, ma i postumi di una sbornia arrivano sempre la mattina dopo lo sballo...
In ogni caso, è giunto il momento di abbandonare l'immagine della Svizzera che abbiamo sempre avuto. Si è sciolto nel corso degli ultimi 2 anni e non tornerà più...